vista stupenda

Ronald arrivo in una torre che, visto era affacciata al lago nero penso subit fodsse la torre di astronomia; capito cio, si avvicino ad una finestra senza specchio e abbasso lo sguardo per vedere quelle immense acque color grigio scuro cosa che, secondo il ragazzo, fosse molto bella anche perche nascondeva tanti segreti forse ancora da scoprire.

Isabel Collins

*Era sdraiata in un angolo della torre di astronomia, il sole stava quasi per tramontare, ma lei aveva già sonno. Come al solito, infondo. Ormai non si stupiva più della sua pigrizia. Stava quasi per addormentarsi, quando sentì dei passi, e vide un ombra avvicinarsi alla finestra. L'avrebbe volentieri uccido*
-Che palle.
*Borbottò, cercando di riconcentrarsi sul silenzio assoluto della torre, opera piuttosto impossibile, dato che sentiva la presenza di quel tipo. Irritante*

Una voce piuttosto bassa passo per le orecchie di Ronald; si giro verso l'angolo da cui proveniva la voce e noto una ragazza, prima da lui ignorata senza neanche essersene accorto, la seduta con occhi semiaperti: fose stava cefrcando di dormire, o forse no...; comunque, curioso di sapere almeno il suo nome si avvicinoalla ragazza con passo lento cercando di fare piu silenzio possbile e a voce bassa chiese :- Ciao! scusa se magari ti ho svegliata, ma chi sei e che ci fai qui a quest'ora?-:

Isabel Collins

*Si portò una mano alla bocca, perchè mentre si sbadigliava l'educazione lo imponeva. Si stropicciò gli occhi, mettendo a fuoco il viso del ragazzo*
-No. Mi hai interrotta proprio sul più bello. Ma ormai...
*Ecco uno dei tanti motivi per cui la gente non le piaceva. Non erano mai opportuni. Sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato*
-Eh?
*Chiese perplessa a tutte quelle domande.*
-Non ho mai dato così tante spiegazioni neanche a mia madre, figuriamoci se le do a te!
*Borbottò, continuando comunque a restare sdraiata. Ormai stava troppo comoda, niente l'avrebbe smossa da li.*
-E tu chi saresti?

la ragazza gli sembrava simpatica, anche se Ronald aveva gia capito che la ragazza non sapeva lui fosse un prefetto, visto dal modo in ci gli parlava:- vabbe...io sono Ronald Heasis, prefetto...; comunque a tua madre sicuramente non c'era bisogno d dile come ti chiami, vsto che lei ti avra dat un nome-:rispose ridendo, e cercando di dare un atmosfera migliore alla giornata :-ah... e scusa per averti svegliata...-:

Isabel Collins

*Odiava i tipi che dicevano "io sono prefetto". A lei faceva schifo essere prefetto, a parte che erano inutili. Se i ragazzi volevano trasgredire alle regole di certo non lo facevano durante i turni di controllo, o via dicendo. Non disse che anche lei era un prefetto, si risparmiò volentieri*
-Isabel Collins
*Disse a mo di presentazione guardando il ragazzo. L'aveva già visto in giro ma non si erano mai parlati. Poco male, per quel che le importava*
-Vabeh ormai è andata...

:-andata cosa? adesso sono qui e rimango...! pero se proprio vuoi dormire, per me non ci son problemi cavoli tuoi...ciao-:rispose allontanandosi e affacciandosi di nuobvo alla finestra.

Isabel Collins

*Lo guardò malissimo. Ma...certi atteggiamenti erano assurdi. Anche per lei che era più nel mondo dei sogni. Il tipo non aveva capito sicuramente a cosa si riferisse. E di certo non erano problemi suoi*
-Come vuoi...
*Disse soltanto, stringendosi nelle spalle, prima di estrarre un libro dalla sua borsa. Dato che non poteva più dormire e c'era ancora abbastanza luce, avrebbe letto un pò.*

la ragazza non si diede ancora per vinta, e non cerco neanche di spiegarli cio che ronald non aveva capito, comunque anche lui cerco di ignorarla guardando il sole che sembro stesse gia per scendere; cosi, cerco di godersi il tramonto piu che poteva.