un giro per i sotterranei!

Ronaled, un prefetto tasso a cui piaceva tanto svolgere i lavroro a lui affidato, era ppena uscito con estrema eleganza dalla sala comune di cui faceva parte; poi, scese nei sotterranei a controllare un po come andavano le cose, cercado anche di sfoggiare la sua nuova spilla da prefetto. arrivato, non vide nessuno, ma continuo a cercare sempre piu a fondo se vedeva almeno un'ombra, e di scoprire cosa faceva.

Mi ero persa.
Mi succedeva spesso nei sotterranei,
il mio senso dell'orientamento calava, ed ogni posto
mi sembrava esattamente uguale a quello prima.
Spesso infatti, mi capitava di girovagare a lungo, prima di riuscire
a trovare una via d'uscita.
Notai in lontananza un ragazzo con una torcia,
e mi avvicinai, titubante.
Ehm...ciao!

una ragazza che semnbro avere una certda ansia si avvicino a ronald, e felice di aver incontrato qualcuno disse :- ciao! che ci fai qui? ti se persa?-:chiese infine senza esprimere alcuna faccia sospettosa e avicinandogli un po la torcia per fargli luce e stando attento a non bruciarla.

guardo in basso e vide il segno dellad sua casata:- chi sei? ho notato fai dparte dei grifondoro, ma il tuo nome?-:

Era un prefetto, non notai immediatamente la spilla, purtroppo.
Se non fosse stato così gentile,
mi avrebbe sicuramente punita per aver trasgredito alle regole.
Gli sorrisi, facendo spallucce.
Nei sotterranei mi capita spesso di perdermi!
Che imbranata...
allungai la mano verso di lui, cordiale.
Io sono Sophia Wilson, piacere!
E tu?
chiesi a mia volte,
completando le dovute presentazioni.

Sophia Wilson

sorrise. sapeva che l'avrebbe dovuta punire, ma perche farlo se almeno quel giorno poteva farsi una passeggiata tranquilla, e capire un po il comportamento di tutt i componenti della scuola?:- piacere di conoscerla madame! io sono Ronald Heasis e come credo avresti notato, un prefetto tassorosso...-:rise per cio che aveva detto, ma in fondo gli piaceva il francese.

Si..bella spilla!
io non sarei stata per nulla adatta al compito di prefetto,
non ero abbastanza attenta, e soprattutto tutti l'avrebbero passata liscia
se fosse stato per me. Ero la prima a trasgredire,
non potevo di certo mettermi a fare finti moralismi,
Posso accompagnarti nel tuo giro?
chiesi, sperando in una risposta positiva.
Avevo bisogno di camminare un pò, i dormitori erano troppo tristi.
Almeno la prossima volta eviterò di perdermi!

annuis e inizio a camminare :-beh... anche io sono cosi... ma solo una volt! io do una seconda possibilita a tutti-:'soepratutto alle belle ragazze!'penso.

Iniziai a camminare nella direzione che stava prendendo il ragazzo
aspettando che fosse al mio fianco.
Ti piace il ruolo di prefetto?
chiesi per rompere il silenzio.
Non mi sembrava un tipo poco loquace,
eppure non parlava molto. Io non ero brava ad iniziare i discorsi,
ma dato che lui era stato gentile,
ci avrei provato.

rallento un po il passo per essere raggiunto dalla poca distanza che c'era tra lui e lei, e rispose :-si! non e male... poi in queste modo, se il tuo lavoro lo svolgi bene si farebbero anche tante amicizie. cosa credo stia facendo con te. ma credo sia giusto pensare che in quesa scuola ci siano molte altre persone da conoscere-:

Aveva ragione, con quel compito
si conoscevano molte persone.
Io preferivo conoscerne poche, ma buone.
Non mi era mai piaciuto circondarmi di amici,
soprattutto ragazze.
Non ero abituata al mondo femminile,
erano tutte amicizie fale.
Per questo andavo molto più d'accordo con i ragazzi.
Sei un tipo parecchio socievole quindi!

Cerco di rispondergli il mnglio possibile senza fargli pensare che rispose in modo ironico :-beh... forse non l'ho sottinteso bene, ma ancora non conosco molte persone, ma tengo le amicizie strette-: senti un leggero pizzico al petto: la spilla che poco f era attaccata alla sua divisa da prefetto, si era un po staccata, ma la lascio perdere pr un attimo, sperando che, comunque sia, non cadesse.

Si avevo intuito,
avrai tempo per fare molte amicizie!
lo rassicurai, era impossibile non fare amicizie ad Hogwarts.
C'era sempre gente in qualunque posto,
e tutti sembravano ben disposti al dialogo.
Era una cosa bella, a volte. Ti aiutava a combattere la solitudine.
La tua spilletta ha qualche problema, temo!
Si è già rotta?
la vedevo traballare li, sulla sua divisa.
Non mi piacevano le cose incerte.
Se avessi avuto con me la bacchetta, o gli strumeti adatti,
gliel'avrei sistemata.
Ma non era mia abitudine portare nulla.

:- si lo so...vabbe la metto apposto!-:-:tiro fuori dalla tasca la sua bacchetta, e con un semplice e leggero movimento reparo! la spilla torno apposto rimmettendosi in posizione verticale:-dimmi...tu fai parte di qualche squadra di quidditch?-:chiese alla ragazza, iniziandoa guardarsi un po attorno se, mentre camminäva, incontrava anche qualcun altro magari qutesta volta a cui togliergli punti!

Sorrisi.
Avrei dovuto iniziare a portarmi la bacchetta sempre dietro, poteva rivelarsi utile in qualsiasi circostanza.
Ora sta meglio
sorrisi riferita alla spilla.
Lui iniziò a parlare di sport,
mi piaceva, ma solo per fare il tifo.
Non sono molto abile in queste cose,
mi limiterò a fare il tifo!
Magari porterò anche fortuna!
mio papà mi dicevo sempre,
che ero la sua stella fortunata.
Mi piaceva pensarlo,
e soprattutto crederlo.

:-beh... maganri potresti fare la mia chearleader! io faccio parte delle fenici!-:rise. visto che a lei piaceva slo fare il tifo, a lui sarebbe piaciuto se qualcuno l'avesse tifato, ma per il momento stava solo scherzando