Il tempo passa in fretta, e tutto se ne va...

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view post Posted on 30/9/2010, 21:11
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Io e Victor eravamo usciti dalla sala comune dei tassorosso. Gli tenevo la mano mentre camminavamo nel castello ancora deserto. Sapevo che fremeva per la curiosità. Lo sentivo anche dalla stretta della sua mano, non rilassata come al solito. Inizialmente non avevo idea di dove poterlo portare. Poi avevo pensato ad un posto, nel castello, che a mio avviso era significativo. Così, tenendogli la mano, lo costrinsi a tapparsi con gli occhi. Per evitare che sbirciasse, glieli tenni chiusi io. Almeno finchè non raggiungemmo quella porta di legno, che cigolò appena facendoci entrare. La richiusi. Ci trovavamo in una vecchia scala a chiocciola di pietra. Cen'erano molte simili nel castello. Gli liberai la vista. Non poteva capire dove ci trovassimo. O almeno lo speravo. Dobbiamo salire... Era l'unico indizio che avevo intenzione di dargli. Lungo la scalinata di pietra, c'era parecchio vento. Segno che saremmo arrivati in un posto aperto, o semiaperto. Era da là che l'aria entrava e che circolava grazie agli ampi spazi forniti dalle alte mura.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 30/9/2010, 21:30




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Una volta usciti dai dormitori Gabriel mi condusse lungo parecchi corridoi. Gli stringevo la mano ed ogni tanto guardavo il suo sguardo, in cerca di un indizio sul luogo in cui mi stava portando. Ma niente, i suoi occhi erano impenetrabili, come sempre.
Ad un tratto mi tappò gli occhi e proseguii alla cieca. Proseguimmo per vari metri finchè non mi ridiede la vista davanti ad una porta di legno. La aprì e la richiuse, il tutto con il classico gigolio tipico delle porte di Hogwarts.
Ci ritrovammo davanti ad una rampa di scale a chiocciola. Sorrisi impaziente alla sua affermazione e cominciai a salire le scale tenendogli la mano.
Dopo parecchi scalini ci ritrovammo all'aperto alle nostre spalle c'era il meccanismo che faceva funzionare l'orologio e di fronte a noi delle piccole volte che consentivano di guardare il paesaggio sottostante.
Mi diressi verso una volta ed ammirai i dintorni di Hogwarts. Si vedeva il grande Lago Nero, il campo da quidditch ed i vari giardini. Sorrisi soddisfatto e spostai lo sguardo su quello di Gabriel.
 
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view post Posted on 30/9/2010, 21:46
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Accelerammo il passo, data la sua trepidazione, frettoloso per arrivare in cima e vedere cosa lo aspettava. Lasciai andare la sua mano quando raggiungemmo la vetta. Spiccava ovviamente l'enorme orologio, comandato dalla magia, dietro al quale altri piccoli orologi spaccavano il tempo in frazioni a me sconosciute. Ma non era quello il vero premio. Bensì la vista di tutta Hogwarts e dintorni dall'alto. Era un bello spettacolo, almeno per me. Mi avvicinai al largo muretto che contornava il perimetro, riparando gli studenti dal vuoto. Serviva a non fare precipitare nessuno, ma era abbastanza larga da permetterci di sederci. Lo feci, spostando le gambe dalla parte opposta, lasciandole libere nel vuoto. Gli feci cenno di raggiungermi, mentre sorridevo. Che te ne pare?
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 30/9/2010, 21:56




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Continuavo ad ammirare la vista meravigliosa facendo respiri profondi. Non mi aspettavo che mi avrebbe portato lassù, immaginavo le solite tappe come il lago nero o i soliti giardini nei dintorni. L'avevo ammirata varie volte dal basso, ma non sapevo che ci fosse un modo per salire.
Lo vidi mettersi a sedere sul muretto, lasciando le gambe a penzoloni verso l'esterno. Lo imitai e gli presi la mano.
Sono senza parole ed era questo quello che volevo Dissi sorridendogli.
Mi avvicinai a lui e lo baciai con passione, era il mio ringraziamento.
 
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view post Posted on 30/9/2010, 22:32
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Lo vidi avvicinarsi, e sedersi al mio fianco, proprio come me. Diedi un ultimo sguardo al panorama, soffermandomi in particolare sui monti che sivedevano in lontananza. La sua risposta mi fece sorridere, davvero soddisfatto di quell'idea. Avrei voluto dirgli qualcosa di significativo, come il fatto che il tempo che passavo con lui, per me era molto più importante di ogni singolo attimo di vita in più vissuto lontano da lui. Ma non feci in tempo perchè mi baciò. Non era uno di quei baci romantici da film. Era un bacio più appassionato e più sentito. Poggiai una mano sul suo petto, lasciandomi andare al flusso della passione. Finchè non poggiai la fronte contro la sua. Cerca di conservarne qualcuna per il resto della giornata...non vorrei ritrovarmi a fare inutili monologhi.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 1/10/2010, 21:07




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Le mie labbra lasciarono le sue mal volentieri. Mi posò una mano sul petto e molteplici brividi corsero sù per la mia schiena. Ci ritrovammo fronte contro fronte. Stavo fissando le sue labbra, così carnose e così invitanti. Lo desideravo, desideravo lui e nessun altro.
Mi trattenni, subito dopo avergli dato un bacio veloce.
Oh no, ti assicuro che il monologo non lo farai Dissi mordendomi il labbro inferiore mentre con lo sguardo lo scrutavo dalla testa ai piedi, ammirando le sue forme.
 
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view post Posted on 1/10/2010, 21:17
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Accennai un sorriso. Mi alzai, ed andai a sedermi dietro di lui, a cavalcioni sul muretto, così da poter aderire col petto alla sua schiena. Estrasse dalla tasca l'ipod e gli misi le cuffiette negli orecchi schiacciando il tasto play. Non avevo programmato quel momento, quindi doveva accontentarsi di una canzone che piaceva a me, e che probabilmente a lui avrebbe fatto schifo. I surrender di Celine Dion. Era un classico del romanticismo. E ci stava bene in un momento come quello. Appoggiai il mento sulla sua spalla, in attesa della sua reazione. Speravo almeno che trattenesse le risate. Ormai avevo imparato i suoi gusti musicali e quella canzone non rientrava nei suoi canoni.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 1/10/2010, 21:39




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Si alzò e si sistemò dietro di me, seduto sul muretto con le gambe divaricate per permettermi di sistemarmi contro di lui.
Adoravo sentire il suo corpo contro il mio. Mi appoggiai sul suo torace e lui tirò fuori dalla tasca l'iPod. Mi sistemò le cuffiette agli orecchi e la canzone iniziò. Di sicuro non era il mio genere, ma prestai attenzione al testo ed era a dir poco stupendo. E l'idea che lui mi avesse dedicato una canzone del genere mi fece leggermente inumidire gli occhi. Nel corso della mia vita forse soltanto lui mi aveva dato del vero e pura amore.
Una volta finita la canzone mi voltai e gli diedi un bacio, che sperai gli potesse trasmettere tutto l'amore che provavo verso di lui. Adesso era il mio turno e gli misi le cuffiette. Cercai la canzone sperando che l'avesse. Trovata!
Premetti play su Angel di Robbie Williams, una canzone che amavo e che rispecchiava molto quello che provavo verso di lui.
 
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view post Posted on 1/10/2010, 21:55
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Accennai un sorrisetto durante la riproduzione della canzone. Il volume era abbastanza alto, così, avendo il volto vicino al suo, col mento sulla sua spalla, riuscivo a sentirne la dolce melodia. Una volta terminata mi baciò. Non opposi ovviamente resistenza. E mi bastava quel suo bacio. Era più significativo di ogni altra parola potesse dirmi in quel momento. Poi lo vidi muoversi, selezionò un'altra canzone, ed automaticamente capii. Mi misi le cuffiette alle orecchie. La riconobbi quasi subito. Era Robbie Williams. Angel. Molto più recente, ma allo stesso tempo di un antico romanticismo. Era la rappresentazione ideale di quel mondo idilliaco immaginato con l'amore. When I come to call he won't forsake me. I'm loving angels instead. L'originale era destinata ad una ragazza. Io stavo recitando quel verso pensando solo e soltanto a lui. Ok, a volte mi faceva arrabbiare, a volte litigavamo, ma fondamentalmente avevo trovato in lui tutto quello che era al di fuori di me. Mi completava. Non cantai, proprio perchè sapevo di non essere bravo. Invece pronunciai quelle parole in un nitido sussurro, prima di dargli un bacio sul collo. Intanto feci scivolare le braccia sul suo ventre, cingendogli così la vita e stringendolo a me.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 1/10/2010, 22:06




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Sorrisi lievemente al sentire quella frase pronunciata dalle sue labbra. Subito dopo mi diedi un bacio sul collo e mi strinse forte a sè. Non potei che appoggiare la nuca sul suo petto e guardarlo negli occhi. Lui era la mia tranquillità, gli anni ad Hogwarts sarebbero stati molto più difficili senza un ragazzo come lui al mio fianco. Mi incantai a fissare i suoi occhi, quasi mi ci persi dentro.
E' bello quando non c'è bisogno di parlare, ma basta questo... Dissi senza distogliere lo sguardo e alzando lievemente le braccia quando pronunciai "questo".
 
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view post Posted on 1/10/2010, 22:22
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Aveva proprio ragione. Era bello non essere costretti a dire qualcosa. Speso ci ritrovavamo abbracciati, a non fare niente, limitandoci a sentire l'uno il lento respiro dell'altro. Però quello non era un giorno come gli altri. Era il suo compleanno. Con la mia famiglia quando andavamo a festeggiare un compleanno, assistevamo sempre ad una scena immancabile: il ballo. Il festeggiato danzava, accompagnato dalla propria partner, o dalla madre, o dalla sorella o da chiunque altro. Tolsi le cuffiette all'ipod, lasciando così che la musica potesse diffondersi, accolta da quella volta silente. Mi alzai in piedi, e con un breve inchino, portando una mano dietro la schiena e piegando leggermente il busto in avanti, gli porsi l'altra mano. Mi concede questo ballo? Che musica era partita? I'll Be. Non molto conosciuta forse, ma era terribilmente romantico il momento in cui nel film "Cinderella Story" ballavano su quella canzone.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 2/10/2010, 14:48




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Sapevo che condivideva in pineo quello che avevo detto, tante volte c'eravamo trovati in quella situazione quasi surreale.
Ad un tratto si alzò dal muretto e scese. Tolse le cuffiette dall'iPod rendendo così attivi gli altoparlanti. Scesi anche io. Stavo per andargli incontro ma mi fermai quando mi fece un inchino davanti e mi porse la mano. Voleva ballare? Scoppiai a ridere. Beh in effetti anche dall'iPod proveniva un lento classico da liceo. Afferrai la sua mano e mi strinsi a lui. Iniziammo a ballare lentamente. Certo era bello, ma era una situazione divertente e ogni tanto mi scappava una risata.
 
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view post Posted on 2/10/2010, 20:11
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Poggiai una mano sulla sua schiena, e con l'altra intrecciai le dita della sua. Iniziammo così a muoverci lentamente, come due fidanzatini al ballo scolastico. Era una strana sensazione. Come se quella fosse la prima sera in cui lo vedevo. Per il mio compleanno pretendo di poter incontrare un sexy-vampiro. Gli sussurrai ironico, continuando a muovermi al ritmo di musica. Non volevo farlo ingelosire o chissà cosa, solo scherzare un po'.
 
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~RikuLittleMonster
view post Posted on 3/10/2010, 09:52




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Continuammo a ballare su quelle note dolci, proprio come di solito una coppia faceva ad un ballo scolastico.
Al sentire la sua richiesta di compleanno gli saltai addosso, agganciandomi al suo ventre con le gambe.
Ma io sono un sexy-vampiro Gli sussurrai all'orecchio per poi affondare i miei denti sul suo collo. Mi piaceva un sacco morderlo e lo facevo spesso.
 
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view post Posted on 3/10/2010, 10:31
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Incrociai le braccia sulla sua schiena, ormai avevamo smesso di ballare e lui saltò aggrappandosi alla mia vita con le gambe. Accennai un sorriso sentendo le sue labbra ed i suoi denti sul collo. Edward trasformami. Colta citazione di uno dei libri/film che più odiavo: Twilight. In effetti il romanticismo era durato fin troppo per noi. Per me almeno. Non ero abituato ad essere sdolcinato per troppo tempo.
 
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18 replies since 30/9/2010, 21:11   85 views
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