Lavoro, Missione, e Cieca Devozione.

Finalmente un posto dove posso passeggiare da sola
Lilith diede un calcio ad un sasso, camminando sulla riva del lago nero, appartenente al castello dove, da allora in poi avrebbe lavorato.
O meglio: avrebbe raccolto informazioni da portare al suo padrone.
Un mezzo sorriso le increspò le labbra, e chi lo avesse visto non avrebbe riconosciuto la devozione che sottintendeva quel sorriso, ma avrebbe visto solo una cieca malignità.
Era ovvio: era lì per insegnare ai giovani maghi e streghe l'odio verso i babbani, ma la preside non doveva saperlo.
Per questo avrebbe studiato metodi complessi per far entrare nella psiche dei ragazzi quel genere di mentalità. Li avrebbe resi tutti quanti piccoli mangiamorte, pronti a dare la vita per l'Oscuro signore.
Si voltò verso il lago nero, cercando di intravedervi qualcosa, ma inutilmente. Continuava a camminare, persa nei propri pensieri, sperando di non ricevere visite non desiderate da studenti curiosi o colleghi invadenti.

La mangiamorte si voltò, verta di aver sentito un rumore.
Poco le importava dopotutto, se fosse stato uno studente l'avrebbe facilmente cruciato senza tanti complimenti.
Notò poi, in lontananza, la figura di un ragazzo che era certa di aver già visto, ad una delle tante cene organizzate dai mangiamorte prima delle numerose missioni che vedevano impegnati alcuni componenti.
E Lilith, ovviamente, aveva partecipato a gran parte di esse. Dopotutto, come poteva perdersele? Erano pur sempre occasioni per avvicinarsi al Signore Oscuro e, perchè no, entrare nelle sue grazie.
Posò lo sguardo sul ragazzo, che sembrava ricambiare il suo sguardo.
Un Serpeverde, ovviamente. E chiaramente come quasi tutti i serpeverde era figlio di un mangiamorte. Lilith sorrise tra sè, continuando a fissare il ragazzo. La prima faccia conosciuta in quel posto: le sarebbe stato utile.

Lo sguardo di Lilith si spostò sulla mano che il ragazzo agitava in segno di saluto.
Ricambiò il saluto con un cenno della testa, avvicinandosi a lui mentre ca passi lenti verso il giovane.
-Damian?- Doveva essere quello il suo nome, se non ricordava male.
Avevano solo tre anni di differenza, eppure l'atteggiamento con cui il giovane le si doveva rivolgere non doveva differire da quello che utilizzava con gli altri insegnanti.

Ne hanno parlato durante l'ultima riunione... Suo padre non l'ha informata?- Domandò la ventenne, lasciando trasparire un sorriso di scherno.
Il suo orgoglio nel portare avanti le missioni del Signore Oscuro la rendeva sempre più spavalda e strafottente.
-Qui nessuno sa chi sono, eccetto uno o due studenti e lei, signor Law. Non credo ci sia bisogno di altra gente informata- Aggiunse.
Durante le missioni parlavano tra di loro senza problemi, essendo due giovani mangiamorte venivano spesso dati loro gli stessi incarichi.

La mangiamorte sorrise di nuovo, sempre più orgogliosa di sè stessa.
-Ho nascosto il marchio con un incantesimo, e ho assulto la posa più innocente e professionale possibile. Poi, le ho raccontato un mucchio di cose circa la mia esperienza tra i babbani, dai quali sarei andata a vivere per circa due anni, secondo il curriculum. E il mio ruolo di insegnante di babbanologia è stato accettato.-
Rivolse un largo e quasi buffo sorriso al ragazzo, per poi tornare a guardare il lago nero.
-Il Signore Oscuro ne è contento, e pare sia intenzionato a chiamare altri per lavorare qui. Ovvio, se trova altri abbastanza competenti- Aggiunse, mentre tornava a guardare il ragazzo.

Lilith sorrise, rivolgendogli un'occhiata complice.
Sono certa che sarai uno dei migliori- Rispose, per poi ripensare all'ultima volta che aveva visto il padre di quel ragazzo.
erano circa tre mesi che non li vedeva, e suo figlio no sembrava cambiato di una virgola. Chissà se il signor Robert Law invece era invecchiato.
-Tuo padre come sta? E' molto che non lo vedo- Disse, mentre inclinava di lato la testa, in attesa di una risposta. La seconda domanda che aveva in programma di rivolgere al ragazzo riguardava le missioni, ma la avrebbe posta dopo, con più calma.

Lilith sorrise, per poi rivolgergli la domanda che tratteneva.
-Ha nuove missioni in corso da parte dell'Oscuro Signore? A te ha dato incarichi?-
Chiese, tutto d'un fiato.
Si voltò verso il castello, osservando con attenzione gli studenti che passeggiavano in lontananza.
Molti probabilmente li avevano visto ma non gli interessa molto di loro. Dopotutto, Lilith poteva facilmente essere scambiata per una studentessa.
Tornò a guardare il ragazzo, impaziente di ottenere una risposta.
Purtroppo per lei non aveva sentito molto il Signore Oscuro, quel periodo. Ed effettivamente era una ferita al proprio orgoglio, anche se voleva convincersi che il silenzio da parte del suo padrone significasse semplicemente la fiducia che aveva nei suoi confronti.
Anche se avrebbe preferito sentirlo lei, piuttosto che altra gente, che magari poteva illudersi di avvicinarsi a lui più di quanto non gli fosse già vicina Lilith. Anche se non era molto, in fondo.

La ragazza annuì, esultando tra sè.
-Bene.-Si limitò a dire.
Posò la borsa a terra, mentre iniziava a pensare alle lezioni che avrebbe tenuto.
-Il tuo orario scolastico sai per caso come si combina per quanto riguarda la mia materia?- Chiese.
Aveva bisogno degli orari... Probabilmente le sarebbe arrivato appena si fosse diretta dalla preside, ma quel giorno non ne aveva proprio voglia. Usava la scusa del "volersi adattare" per evitare di iniziare a fare lezioni, quando invece voleva solo sondare il terreno. I grifondoro era troppi, e avevano valori troppo alti.
Voleva rendere la babbanologia una materia obbligatoria a tutti, dal primo al settimo anno. Così ogni alunno sarebbe stato costretto a seguire le sue lezioni.