Una su un milione

Isabel Collins

*Era una bella giornata, una di quelle calde abbastanza per non avere freddo, ma senza che fosse afoso, o appiccicoso. Il sole era già in un punto abbastanza alto del cielo, ed era Domenica. Aveva ricevuto un gufo di Dam dove le chiedeva di incontrarsi direttamente ad Hogsmeade, e così lei si era svegliata di buon ora, si era lavata, aveva indossato un paio di jeans scuri, una magliettina verde incrociata al collo, un paio di converse nere, ed era uscita dal castello. Arrivata al punto d'incontro era in anticipo, così entro in uno dei bar li presenti per prendere due enormi tazze di caffè da portare via. Era contenta di uscire con lui, sapeva che sarebbe stato divertente, anche perchè lui era un tipo tranquillo, sempre riservato, e sarebbe stato carino vederlo scegliere cosa comprare, o indeciso su quale delle cose prendere. Per questo c'era lei. Si sedette su un muretto, indossando gli occhiali da sole per poter vedere qualcosa oltre i raggi solari. Prese a sorseggiare il suo caffè, in attesa.*

Isabel Collins

*Notai da lontano l'arrivo di Dam, così si alzò, aspettando che fosse lui a raggiungerla, dato che la via principale era alle sue spalle. Lui arrivò e si prese il caffè, iniziando poi a camminare. Ah però, molto gentile*
-Buongiorno anche a te...
*Disse, raggiungendolo. Sospirò, continuando poi a bere il suo caffè*-
-Prima meta?
*Chiese, dato che sembrava diretto da qualche parte*

Isabel Collins

*Annuì, prendendolo per il polso deviandolo verso una via interna, dove c'erano dei negozi di abbigliamento che si discostassero dalle stile di Hogwarts. Ovvero divisa, divisa e...divisa!*
-Di qui ci sono negozi carini...
*Disse mentre camminava osservando le vetrine. Ne notò una che faceva bella mostra di un pantalone verde. Si fermò di fronte a quest'ultima, sorridendo appena*
-Con questi ti ci vedrei...
*Asserii, annuendo tra se e se*

Isabel Collins

-Non che si vendano solo quelli, in un negozio.
*Affermò sagace, tornando comunque sui suoi passi, continuando a camminare. Non sembrava che lui gradisse la sua presenza, evidentemente l'aveva invitata solo perchè la situazione, quella sera, si era fatta leggermente strana. Sospirò, sbadigliando.*
-No...
*Rispose, sorseggiando il suo caffè, che ormai purtroppo era quasi finito.*
-Odio lo shopping.

Isabel Collins

-Per farti compagnia..
*Rispose semplicemente stringendosi nelle spalle. Non si sarebbe dilungata in maggiori spiegazioni, anche perchè non ce n'erano. Lui aveva chiesto, lei aveva accettato. Meccanismo standard, insomma.*
-Si. Tuo fratello quanti anni ha?
*Chiese, giusto per fare conversazione, prima che si fosse creato uno di quei silenzi imbarazzanti, che facevano sentire tutti di troppo. Buttò il suo bicchiere di caffè, tornando a guardare Dam*

Isabel Collins

*4 o 5, a quell'età i bambini erano adorabili. Poi crescevano, purtroppo. Sospirò, seguendolo verso una vetrina nella quale esponevano un paio di jeans neri.*
-Vuoi entrare?
*Chiese giusto per dire qualcosa. Non erano fatti per essere amici, erano troppo diversi, non avrebbero mai trovato un argomento in comune di cui discutere. E il silenzio era bello se si aveva confidenza, in caso contrario, risultava pesante.*

Isabel Collins

*Annuii, seguendolo dall'altra parte della strada, dove evidentemente c'era qualcosa che lui riteneva interessante. Aprì la porta per far entrare prima lei.*
-Grazie
*Disse solo, varcando la soglia. Non era mai entrata li, per cui si diede prima di tutto un'occhiata intorno, annuendo compiaciuta tra se e se. Era carino. Si avvicinò ad uno stand di t-shirt maschili. Erano sempre più belle di quelle femminili, e non era giusto. Iniziò a guardarle, voltandosi di tanto in tanto per controllare cosa stesse facendo Dam*

Isabel Collins

*Troppo intenta nell'osservare una maglia gialla con la faccia di una scimmia stampata sopra, perse di vista Dam. Poco male, tanto non poteva essergli utile. Tornò a guardarsi intorno, analizzando delle camicie a quadri dai vari colori, fin quando lui non la raggiunse. Ah no, era li per le camicie. Si spostò per fargli spazio, tanto a lei non interessavano, quindi inutile dar fastidio. Si sedette su una poltroncina accanto ai camerini, senza dire una parola, se si fosse ricordato di lei prima di pagare, l'avrebbe avvertita che stavano andando via. Altrimenti prima o poi se ne sarebbe accorta da sola, e sarebbe tornata a scuola*