The forgotten

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×Andrè Freud×
view post Posted on 9/9/2010, 11:56





Inizio di anno nuovo il che significava un ritorno in carreggiata per me. Dopo il i cinque anni d'istruzione alla magic foundation di NY avevo deciso di cambiare e di trasferirmi in Inghilterra. Avevo fatto domanda di trasferimento ad Hogwarts ed ero stato benevolmente accettato. Be' non si poteva dire che la mia fama non mi precedeva, anche se il mio cognome Stevenson, era più riconosciuto in campo medico che astronomico, per via di mia madre ovviamente.
Avevo in mano ancora la mia piccola cartella in pelle nera e sottobraccio la mia solita giacca quando attraversai il corridoio che portava alla stanza dei trofei. Quanti ricordi racchiusi in quella piccola bacheca di vetro. Uno dei miei pochi premi era ancora li: Miglior Battitore di stagione. "Grande annata" pensai ad alta voce sorridente mentre mi soffermavo a vedere quelle coppe lucide e quelle foto di piccole persone che ancora si muovevano entusiaste del loro premo appena ottenuto. E ora a distanza di anni, la mia carriera come battitore si era ormai conclusa dopo un paio di anni e mi ritrovavo ad insegnare astronomia, strana sorte era la mia, ma non potevo ritenermi di certo infelice, amavo l'astranomia e avevo sempre sperato che un giorno diventasse il mio lavoro, la mia professione e così era stato.




 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 9/9/2010, 12:12




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Mi guardai intorno mentre entravo nella sala dei trofei.

Ricordi su ricordi accatastati nel tempo. Pensai fiocamente.

Guardai le bellissime coppe luccicanti, che avevano vinto milioni di felici ragazzi e ragazze. I traguardi che sono riusciti a raggiungere. Di tutti i miei ragazzi, lì cè n'erano più di cinquanta. Ero molto fiera di loro e di ciò che erano diventati. Feci un piccolo giro finchè non vidi una figura.

Buona sera dissi sorridente al nuovo professore di astronomia.








Edited by {Pàràmòrè! - 9/9/2010, 14:40
 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 9/9/2010, 12:46





Sentivo il brusio nonostante fossero diversi piano più in sotto, della gente ancora al banchetto.
Anch'io presto sarei sceso per una buona cena, ma prima dovevo ancora disfare i bagagli nelle mie stanze. Sentì dei passi dietro di me e poi una voce, mi voltai guardando per qualche secondo la donna.
Purtroppo non conoscevo ancora nessuo docente dell'istituto, era il prezzo da pagare per essere l'ultimo arrivato ovviamente, ma non era poi così importante, inoltre la mia materia era spesso sottovalutata quindi..
"Salve" la sualutai con un leggero sorriso porgendole la mano, dall'età non poteva che essere una professoressa.
"Andrea Stevenson" dissi allungando la mano, facendo così la mia prima presentazione ufficiale ad Hogwarts.

 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 9/9/2010, 12:51




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Mi porse la mano e si presentò.

Benvenuto! Io sono Cassandra Hallaway.

Dissi ricambiando la sua stretta di mano.

Professoressa di difesa contro le arti oscure, lei è il proffessore di astronomia se non erro

Chiesi con un sorriso smagliante. Non sembrava un uomo quarantenne, anzi aveva un fascino da ragazzo maturo. Era un bell'uomo davvero. Per fortuna, ne avevo abbastanza dei soliti ultracentenari che vivevano nel castello.








Edited by {Pàràmòrè! - 9/9/2010, 14:44
 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 9/9/2010, 13:48





Sciolsi la stretta di mano non appena mi disse il suo nome. Cassandra, non conoscevo nessuno con quel nome, almeno non avrei fatto confusione. "Difesa contro le arti oscure" ripetei quasi sorpreso. "L'avrei scambiata più per una da trasfigurazione a essere sinceri" dissi scherzoso tanto per familiarizzare, quasi mi ero dimenticato come si faceva. A NY più o meno li conoscevo tutti i professori compresi gli alunni ed era uno dei tanti motivi che mi avevano spinto a cambiare istituto e Hogwarts mi piaceva o almeno, non me la ricordavo per niente ed ero anche piuttosto sicuro che avrei sbagliato più volte strada per arrivare al mio ufficio ma ci avrei fatto l'abitudine.

 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 9/9/2010, 13:59






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Gli sorrisi cordialmete

Bhè nemmeno lei ha l'aria di un professore si astronomia, bhè comunque io sono una delle pochissime donne che insegnano questa materia

Dissi ammicante, presi in mano una foto dove era raffigurato un bel ragazzo, la guardai che mi sorrideva mentre riceveva la coppa delle case, mi scese una piccola lacrima, che fortunatamente Stevenson non notò. Quel ragazzo mi era piaciuto dal primo quando ero a Hogwarts, ma era scappato con una stupida serpeverde!

Nella vita non si smette mai di soffrire Cassandra! Mi rammentai




 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 9/9/2010, 17:04





"Non si può di certo dire il contrario" affermai con semplicità, mentre la osservavo prendere tra le mani una foto. Mi sembrava una semplice e qualunque foto, in fondo quel luogo ne era pieno zeppo.
Voltai la testa in modo da osservare la vetrina posta di fronte a me così da lasciarle quel momento di intimità. Passò qualche minuto mentre omria mi ero perso a leggere il nome su una coppa. Logan Crawford. Sorrise tra me e me, me lo ricordavo bene quel ragazzo, era all'incirca il mio migliore amico e anche il miglior capitano di Quidditch che avessi mai iincontrato. Tornai a guardare la donna.
"Mi perdoni Madame, lei sà a che ora è solito il coprifuoco in questa scuola" domandai tenendo un tono di voce basso così da non disturbarla poi troppo.
Mi era stato chiesto di fare un giro di ronda, per controllare che tutti gli studenti fossero nei loro letti e con molta probabilità mi sarei perso, ma poco importava, ero ad Hogwarts al massimo avrei usato la bacchetta per tornare nel mio ufficio.

 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 9/9/2010, 17:17




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Mi svegliai da quel ritorno al passato.

Oh bene! Per gli studenti dal primo al quarto anno c'è il coprifuoco alle 20, tutti gli altri alle nove. A dire il vero anche io faccio sempre un giro per controllare i furfantelli.. Dissi sorridente. Se vuole può venire con me, il castello è molto grande. spiegai stringendomi nelle spalle.

Mi venne in mente il mio primo giorno da insegnante, il primo mese mi perdevo continuamente. Bhè forse quella sera non avrei dovuto fare la ronda... In fondo era il mio compleanno...








 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 12/9/2010, 11:23





Sorrisi cordiale -Volentieri- asserì guardandola, non mi dispiaceva fare due passi in compagnia almeno avrei avuto un po' di tempo per ri-ambientarmi.
-Hogwarts..- dissi ad alta voce mentre ripensavo ai miei primi dua anni li, gli unici che avevo trascorso in quella scuola.
-Me l'ero quasi scordato questo posto- affermai sincero. Gli ampi corridoi, il lieve flusso di parole sempre costante in qualsiasi posto ti trovavi, il profumo di muffin al mattino e l'odore di pergamena a lezione.
Piano piano i ricordi sembravano riaffiorare.
-E lei Madame? Ha frequentato sempre Hogwarts?- domandai voltando appena la testa verso di lei, mentre entrambi ci incamminavamo per il corridoio dal quale ero appena arrivato.


 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 12/9/2010, 11:35




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Sorrisi debolmente

Ossi, e non nego che anche oggi per me sono gli anni più belli, quelli che ho trascorso qui..

In queste mura mi sono sempre divertita.
Ho vissuti i miei anni fiorenti ridendo, piangendo, ascoltando e parlando.
Tutta la scuola significava per me vita.

Se non le dispiace poi vorrei passare nelle cucine a prendere una cosa dissi sorridente al nuovo professore di astronomia.




 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 12/9/2010, 13:27





"Purtroppo non posso dire lo stesso" sentenziò l'uomo, in fondo ad Hogwarts aveva passato realmente poco tempo e di quei due anni si ricordava poco, se non qualche lezione e le giornate trascorse tranquillamente.
La Magic Foundation gli era piaciuta di più, forse perchè a NY aveva trovato la giusta compagnia e la città rispecchiava il suo essere così tranquillo e dinamico allo stesso tempo.
Le cucine. Quel luogo non gli era per nulla familiare, non sapeva nemmeno che esistessero delle cucine ad Hogwarts.
"ma certo" disse con un lieve sorriso mentre si infilava le mani in tasca e prendeva a camminare tranquillamente, le ampie vetrate ormai oscurate dal cielo della sera e solo qualche fiaccola ai muri sembrava illuminare il corridoio.
 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 12/9/2010, 13:34




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Buffai un pò. Era il mio complenno e la scuola quella sera era davvero noisa!
Ad un certo punto arrivò un gofo che mi gettò in mano un pacchetto.

Fantastico!

Esclamai guardando il pacchetto. Mia sorella mi aveva mandato il regalo giusto in tempo!
Feci un sorrisone da tredicenne a natale, aprii il pacchetto e trovai una collana bellissima con diamanti e rubini.
Chissà quanto sarà costato questo girocollo. Pensai fra me e me. Feci apparire una piuma e scrissi due righe veloci a mia sorella.

Wow... esclamai ancora sorpresa.

 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 13/9/2010, 14:37





Mi fermai di colpo quando un gufo raggiunse la Hallaway, facendole cadere un pacchetto tra le mani, lo scartò rapidamente mostrandone un contenuto: uno splendido gioiello.
Sorrisi vedendo la sua espressione felice. "E' una donna fortunata" dissi solo con cordialità indicando l'oggetto ma non mi riferivo in paritcolar modo al valore che questo aveva quando piuttosto alla persona che glielo aveva mandato, sicuramente qualcuno di importante ma mi sfuggiva ancora il motivo. Evitai di chiederglielo per non essere troppo invadente, curioso si,, ma non mi era mai piacuto farmi eccessivamente i fatti degli altri, soprattutto quando non mi riguardavano in prima persona.
 
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{Pàràmòrè!
view post Posted on 13/9/2010, 15:17




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Il sorriso che avevo, appena ricevuto il regalo, mi restò anche rivolgendomi a Stevenson.

Oh non questo è di mia sorella, sà oggi è il mio compleanno. Non è bello festeggiarlo con le ronde notturne ma c'è di peggio.

Dissi raggiante.
Ogni anno il mio compleanno andava così, mi rimpinzavo di una torta fatta senza magia nelle cucine, e scartavo i regali dei miei amici e colleghi nella mia stanza. Non mi sentivo pianamente soddisfatta, ma essere nata il primo settembre non è poi di tanto aiuto








 
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×Andrè Freud×
view post Posted on 23/9/2010, 17:21





Guari la donna per qualche secondo prima di tornare a osservare il suo regalo. Era particolarmente triste trascorrere un compleanno in quel modo in assenza delle persone più care e sinigificative per noi.
-E' triste madame..- dissi sovvrapensiero. -E..imbarazzante..non ho nemmeno un regalo- aggiunse tanto per sdrammatizzare per poi sorridere divertito.
-Ma le prometto che gliene farò uno..anzi, dato che ha avuto l'immenso onore di avermi dato il benvenuto, verrà a sceglierlo con me- dissi con tono che non ammetteva repliche.
 
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