Runnin'

Isabel Collins

*A scuola in quel periodo non c'era niente da fare. Neanche una lezione, un compito. Una persona stupida con cui confrontarsi. Niente e nessuno. Era dannatamente noioso. Decise di recarsi ad Hogsmeade per occupare il tempo, ma odiava andare per negozi. Ovviamente. Indossava un paio di jeans e una maglietta mono spalla nera. Non che l'apparenza le importasse poi molto. Sbuffò, notando i tre manici, e le venne sete. Entrò, guardandosi un pò intorno, ma non riconobbe nessuno, a parte il barista. Law. Si avvicinò a lui, sedendosi allo sgabello posto sotto il bancone, con un ghigno dipinto sul volto.*
-Già stanco?
*Chiese, facendogli una smorfia. Era un classico serpeverde, nulla di nuovo.*

Isabel Collins

*Quando lui si avvicinò con il viso al suo, lei gli stampò un leggero bacio sulla guancia. Perchè a lui non piaceva, soprattutto da lei. Sogghignò quando tornò al suo posto, stringendosi nelle spalle.*
-Potrei chiedere a qualcun altro e restare immobile a farti pesare questa tua azione.
*Disse impassibile, incrociando le braccia sul bancone, dando una rapida occhiata al listino di cose appeso dietro il ragazzo.*
-Un succo d'arancia, per favore.
*Ordinò poi, giusto per ordinare. Non sapeva mai cosa scegliere, e odiava scegliere.*
-Come va il lavoro?

Isabel Collins

-Tranquillo, la mancia te la lascio comunque, non servono queste belle parole!
*Lo rassicurò sarcastica, giocherellando con la cannuccia. Se la portò alle labbra, sorseggiando leggermente. Era aspro, ma non lo disse.*
-Ovvio. Perchè non stavi facendo niente.
Sei davvero pigro, forse sarà carenza di vitamine.
*Girò la cannuccia, in modo che fosse dalla parte di lui, e lo guardò con un ghigno*
-Vuoi?
*Non avevano mai avuto un bel rapporto, si beccavano sempre e lui era davvero insopportabile. Con la sua compostezza e freddezza tipica da serpeverde. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine, e lei non era mai stata permalosa*

Isabel Collins

*Annuì con sguardo serio, sorseggiando il suo succo.*
-Si si, si chiama umiliazione. Purtroppo rattrista, mi dispiace.
*Disse seriamente, prima di sorridere. Era divertente sfotterlo perchè lui la prendeva seriamente, e lei dubitava fortemente che la odiasse. Poco male, non gliene importava granchè. Almeno reagiva anzichè subire, era divertente*
-Ah no? Segnati queste parole, te le farò pesare quando avrai voglia di baciarmi e non potrai.
*Sogghignò, facendogli la linguaccia. Aveva trovato uno scopo per quel giorno: rompergli le palle*
-Mah...volevo dare un senso alla tua giornata. Ti ho visto depresso da fuori, e così...

Isabel Collins

*Sorrise compiaciuta quando sul viso del ragazzo apparve la tipica espressione "ti ammazzerei di botte". Erano tutti uguale, nessuno andava oltre la superficie. Perchè lei avrebbe dovuto cambiare atteggiamento?*
-Kath!!!
*La salutò raggiante, porgendo la mano alla ragazza affinché battesse il cinque.*
-Tutto bene, anche se Dam ha appena detto che non proverà mai l'istinto di saltarmi addosso. Perdonami l'aria afflitta.
*Disse sarcastica, rivolgendo un ghigno ad entrambi. *
-A te come va?
*Chiese poi. Tanto tutti rispondevano bene, soprattutto in un bar con 30 persone presenti. Era giusto per dire qualcosa. Continuò a bere il suo succo, mentre fuori iniziava a piovere.*
-Piove. Attento che non ti si bagni la sigaretta.
*Sogghignò rivolta a Dam, prima di sorseggiare con un rumore irritante il suo succo, fino alla fine*

Isabel Collins

*Guardò Dam, ma non notò un ombrello tra le sue mani, e precedentemente aveva notato il portaombrelli all'ingresso vuoto.*
-Se non ce l'hai ti presto il mio.
*Disse soltanto, senza un particolare tono di voce. Si sentiva in imbarazzo ad essere gentile con lui, perchè sicuramente avrebbe trovare il modo di schernirla in qualche modo, facendola sembrare stupida. Per cui si comportava sempre in maniera difensiva.*
-Come mai giornata dura?
*Chiese a Kath, prima di prendere le monete dalla tasca e pagare il conto per entrambe, lasciando ovviamente la mancia. Lo faceva sempre, sperava solo toccasse a Dam e non all'altro.*